

Una testimonianza d’eccellenza
Intervista a Dott.ssa Giovanna Iannantuoni: madre, economista e Rettrice dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, per Happy Child
Una breve intervista alla Dott.ssa Giovanna Iannantuoni: Rettrice dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, economista con una lunga serie di pubblicazioni scientifiche alle spalle, ma soprattutto mamma.
È possibile cambiare il pensiero e l’agire della società odierna. Anche se si è donne, anche se si è madri.
Buongiorno Dott.ssa,
alla luce degli ultimi accadimenti, come si sente? Come vede il futuro della scuola e dei bambini?
Buongiorno!
Per il periodo che stiamo passando, è di fondamentale importanza che la scuola sappia coniugare due aspetti: la sicurezza e la presenza.
E’ assolutamente fondamentale riuscire a garantire il lavoro in sicurezza, seguire le procedure atte a prevenire il contagio, per poter quindi permettere che i bambini (e gli insegnanti) possano frequentare la scuola di persona.
Lo vedo anche con mia figlia, Chiara: i bambini sono più intelligenti e più responsabili di noi adulti, talvolta. Capisce perfettamente l’importanza di seguire tutte le norme igieniche e le istruzioni delle insegnanti per continuare a potersi vivere i compagni; anzi, lo fa senza nemmeno doverglielo chiedere!
E’ giusto che i bambini si rendano conto che per continuare a fare ciò che amano – e per poter anche riabbracciare i nonni – è importante rispettare le regole.
(Dietro le quinte: per curiosità, chiediamo alla Dott.ssa come ha affrontato il lockdown Chiara e ci è stata data una risposta da 110L!
“Abbiamo cercato di affrontare il lockdown e la DAD in maniera costruttiva: tutte le mattine Chiara si alzava, si preparava e vestiva di tutto punto come per andare fisicamente a scuola, anche se la sua giornata si sviluppava poi dietro a uno schermo, a casa. I bambini sono i primi disposti a fare sacrifici per tornare come e meglio di prima!”)
A suo avviso, il distanziamento nelle scuole può essere un valido aiuto alla minor diffusione dei contagi o un ostacolo ai bambini e alla loro crescita?
Il distanziamento nelle scuole è un valido e necessario aiuto. In alcune scuole, con classi grandi, si applica la rotazione dei gruppi, cosa che in Happy Child per fortuna non è necessaria, in quanto ci sono meno bambini e gli spazi sono più ampi.
Parlo tutti i giorni con medici – in Ateneo c’è anche la facoltà di medicina – e so perfettamente quanto sia importante prevenire i contagi, applicando tutte le norme igienico-sanitarie.
I bambini, come già detto, capiscono e comprendono tutto. Arriverà il tempo degli abbracci, post vaccino, e sarà quello il momento in cui potremo anche fare dosi extra di coccole per tutti!
Innovazione e scuola: secondo lei, le due cose possono combaciare? Quanto è importante innovare?
Innovazione e scuola possono e DEVONO combaciare! Il mondo è in continua evoluzione, ci sono nuove forme di didattica e nuovi approcci d’insegnamento. Una scuola moderna deve saper offrire innovazione.
Io, per esempio, mi batto molto per il gender gap con le STEM: l’approccio scientifico viene ancora oggi spiegato troppo poco e ne sono interessati pochi bambini e ancora meno bambine.
E’ importante iniziare sin da quando sono piccoli ad avvicinarli all’affascinante mondo scientifico.
Ricordo sempre con amore quando ho mostrato a Chiara il libro sulla Luna, in cui veniva illustrato, in maniera completa, l’allunaggio, le vicende storiche e le difficoltà affrontate, dal punto di vista scientifico. Ne era completamente affascinata e meravigliata.
Le occasioni per avvicinare i bambini alle STEM possono essere varie come, per esempio, la giornata della scienza o il coding.
Insomma, saper unire tradizione a innovazione è la chiave!
Come donna sostenitrice dell’innovazione, anche in campo delle STEM, quali sono i vantaggi e i benefici, per gli studenti delle scuole primarie, di un approccio metodologico didattico integrato, basato su applicazione reale e autentica?
Lo vedo con mia figlia: ai bambini serve capire la circolarità dei saperi.
Le nuove generazioni sono pronte ad ascoltare, sono aperte a temi come la sostenibilità, il rispetto dell’ambiente.
Chiara è una bambina veramente attenta alla raccolta differenziata, per esempio, o all’orto che hanno a scuola. E’ sensibile verso il mondo animale e ciò che succede, le conseguenze dell’inquinamento.
Sono tutti temi che si possono affrontare per mezzo di un approccio integrato, in quanto ci si possono trovare materie come la medicina, la scienza marina, l’economia, la formazione o la sociologia.
Ecco cosa dobbiamo trasmettere: la circolarità dei saperi.
A proposito d’innovazione: come valuta la presenza di una didattica bilingue in una scuola primaria?
Imparare una seconda lingua sin da piccoli, al giorno d’oggi, ormai è assolutamente necessario, non un’opzione.
L’ho vissuto io sulla mia pelle: per la mia carriera, aver imparato l’inglese – e altre lingue – già da bambina, è stato un prerequisito importante.
E’ fondamentale conoscere la lingua da madrelingua, rispettandone la natura.
Ogni tanto parlo in inglese con Chiara, anche se lei un po’ si vergogna e mi chiede di tornare a parlare in italiano.
Capisce molto bene e, quando si poteva, viaggiavamo tanto proprio nei Paesi anglosassoni proprio per farle mettere in pratica ciò che imparava a scuola.
Le basi della scuola bilingue sono state fondamentali!
La scuola a supporto dei bambini, ma anche dei genitori. Educare in sinergia con la famiglia, creare un’alleanza scuola-famiglia. A suo avviso, il sostegno della coppia genitoriale e del bambino, tradotto in tutoring, può essere uno strumento efficace per abbattere la sfiducia nei confronti del sistema scolastico e innalzare la soddisfazione nei confronti della realtà educativa?
Educare in sinergia con la famiglia è la chiave. Qui cogliamo il punto debole del sistema.
Oggi è innegabile che ci sia sfiducia verso la scuola, cosa che non vedo nei confronti dell’università, fortunatamente.
Lo vediamo anche dai fatti di cronaca che accadono ogni giorno.
Ovviamente la colpa non risiede nei bambini, ma i primi a essere sfiduciati sono i genitori.
Serve un dialogo nuovo con loro, la cultura della società italiana deve mettere il bambino al centro e non solo: anche la sua formazione e il suo futuro.
Serve un nuovo patto da parte degli insegnanti: guardiamo dove siamo, dove andiamo e dove vogliamo arrivare.
E’ fondamentale che i genitori condividano l’approccio usato dalla scuola per poter rendere possibile l’alleanza scuola-famiglia!
Happy Child, a mio avviso, ha assolutamente colto nel segno con il tutoring!
Cosa significa, per Lei, essere mamma e riuscire a ricoprire un ruolo lavorativo di prestigio?
Essere mamma per me ha un duplice aspetto: è un grande privilegio e una grande responsabilità.
Vedo che Chiara mi guarda: è fiera di me, mi prende come esempio e questo mi rende consapevole di dover essere coerente. Lo devo a lei. Ciò che dico deve anche rispecchiare ciò che faccio e viceversa.
Il mio è un lavoro impegnativo, per questo cerco il più possibile di ritagliare dei momenti solo per me e lei. Per me è veramente importante condividere e parlare con mia figlia. Sa cosa faccio e ogni tanto, quando posso, la porto con me in Ateneo per mostrarle quello che fa mamma.
Alle mamme tengo a passare il messaggio di non rinunciare: lavorare ed essere madri è possibile!
E’ il motivo per cui sono Rettrice della Bicocca: voglio migliorare la società e lo faccio anche per dare un esempio alla mia bambina. Per il bene comune e, soprattutto, per il suo.
Un’ultima domanda: cosa consiglia alle scuole primarie d’oggi in tempi complessi come quello che stiamo vivendo?
L’onestà intellettuale.
Rendersi conto che per alcuni bambini non è tutto facile: alcuni sono equilibrati, con le spalle coperte da famiglia benestante che li supporta; altri, purtroppo, vivono situazioni di disagio, anche dovute a problemi economici, in seguito a lockdown e vari decreti di chiusura di alcune attività.
E’ importante la formazione e imparare a calarla nei contesti, soprattutto in questo momento storico.
Non va bene far finta di niente: bisogna avere rispetto verso chiunque.
Grazie mille Dott.ssa per il tempo a noi dedicato!
Happy Child